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sabato 28 ottobre 2017

Il vento non ha colpa

E’ notte fonda, lo sai ti sto pensando,
mi chiedo se alla fine è stato davvero tutto giusto,
amarci così tanto fino a che abbiam potuto,
aggrappandoci a qualcosa che non ci è poi bastato.

Ripenso ai primi giorni, a quando ti chiamavo,
tu arrivavi sempre tardi ma io tanto lo sapevo,
sotto a casa tua, la voglia di vederti,
il tempo che volava anche solo ad aspettarti.

Le lunghe notti insieme, parole senza fine,
il lume di candela e poi pronti per sognare,
distesi fianco a fianco, solo il cielo ci copriva,
il mattino che arrivava e mai nessuno lo voleva.

E di questo nostro amore, così fragile e indifeso,
non rimane che il rimorso per ciò che abbiam perduto,
una fiamma che col tempo si è spenta un po’ alla volta,
ma in fondo lo sappiamo, il vento non ha colpa.

domenica 28 giugno 2015

Venere nera

Fuori il tempo corre e tu sei così lontana,
fra volti di individui, che mai ti avranno amata,
lungo strade sconosciute percorse a malincuore,
per seguire quel tuo sogno e non fermarti mai a pensare.

Ho ancora una tua foto di quando eri bambina,
quella con il fiocco, che dicevi ti piaceva,
eri già così orgogliosa, fiera di te stessa,
ma sotto il tuo sorriso c’era un velo di tristezza.

Ho trovato il tuo diario, quello scritto con il blu,
storie già vissute da vent’anni o poco più,
frammenti di memoria che abbiamo condiviso,
vissuto allegramente, rimpianto e poi perduto.

E stanotte questa pioggia non ti offre alcun riparo,
mentre scorgi a testa bassa qualche auto da lontano,
provi ancora ad inseguire ciò che io non ti ho mai dato,
quel tuo sogno ad occhi aperti... forse ora l’ho capito.

giovedì 12 febbraio 2015

Bruno e Nadia

Bruno ormai ricorda solo notti come questa,
seduto sul suo letto, sguardo fisso alla finestra,
un bicchiere sempre pronto a tenergli compagnia,
e l’altra mano, che libera, conta gli anni andati via.

Nadia osserva il mondo con gli occhi da bambina,
da chi ha viaggiato tanto, ma sempre da straniera,
vent’anni e una valigia, che anche se non l’ha voluto,
ha acquistato un po’ di peso con ogni uomo che è passato.

E in una notte come questa,
con la luna che li osserva,
Bruno incontra Nadia,
quasi a farlo apposta.

In una strada senza nome,
di un paese oltreconfine,
lui porge la sua mano,
lei la afferra e poi sorride.

Cantano le stelle al ritmo di ogni loro passo,
in un valzer alla penombra delle luci sopra i tetti,
lungo i vicoli abitati da chi non ha più padroni,
dai lampioni a mezza altezza, come muti spettatori.

domenica 7 dicembre 2014

Autoritratto

Mano nella mano abbiamo dipinto il ritratto di due anime in bilico,
incerte ed irrequiete nel loro vagare, pesanti ma vuote tanto da sembrarci estranee.

domenica 26 ottobre 2014

Il gigante zoppo

Io sono il gigante in un gioco di ombre,
la voce che è udibile solo in un'eco,
cammino all'indietro sfidando la sorte,
e pesco ricordi da un amo nel cielo.

Se porgi una mano non trovi conforto,
ma solo l'impaccio di un cuore di pietra,
mi sposto un po' a caso gridando permesso,
anche se controvento, anche se senza meta.

Se segui i miei passi ti perdi in un sogno,
di un cielo a pastello su un mare di stelle,
ad occhi socchiusi o alla luce del giorno,
fra i riflessi blu e grigio aspettando il risveglio.

Io sono il gigante che attende il tramonto,
in un gioco di ombre che volge alla fine,
ora alzo lo sguardo per ammirare il mondo,
ma il sole è già sceso e non resta che un pugno.

sabato 25 ottobre 2014

Una giostra

Una giostra ora gira in questo parco di sabbia,
trascina la gioia fra luci, echi e grida,
di falso stupore, o forse di rabbia,
che tanto a ogni giro continua la sfida.

L’inverno ora avanza ed avvolge la giostra,
un presagio di morte interrompe la festa,
il gelo ricopre ogni lieve speranza,
come inchiostro versato su una foto non vista.

Il volo

Danzi col vento di una notte d’Agosto,
fra i fili d'erba e i rumori del bosco,
fra stelle cadenti e stelle già in terra,
con le lucciole intorno, la notte ti culla.

Ti tiene per mano, ti insegna a volare,
in un attimo il mondo ha ripreso a gioire,
si sente felice per il nostro amore,
in un letto di rose e di mille parole.

Poi porgi il tuo volto verso la luna,
la luce ti avvolge e ci stringe ancora,
un abbraccio più forte del tempo che passa,
in un sogno, in un volo, un passo alla volta.

Ricordi

Come uno specchio che affonda nel mare,
i ricordi riaffiorano per poi svanire,
fragili e semplici, nei sogni sopiti,
in mille notti di estati passate.

E forse il profumo, portato dal vento,

sarà del passato un lontano ricordo,
un pensiero adagiato su un prato mai erto,
immune all’oblio del tempo trascorso.